La malattia di Peyronie si riferisce allo sviluppo di tessuto cicatriziale fibroso, all’interno del pene. Questo accumulo di tessuto cicatriziale porta alla formazione di placche che accumulandosi e indurendosi ostacolano la flessibilità, causando dolore e costringendo il pene a piegarsi ad arco quando è eretto. Il pene varia di forma e dimensioni, avere un’erezione curva non è necessariamente motivo di preoccupazione. La malattia di la Peyronie sintomi, quali sono i sintomi di questa malattia e come accorgersene.
Questa malattia colpisce il 9% degli uomini, generalmente di età superiore ai 35 anni ma non è sempre facilmente diagnosticabile. La malattia di la Peyronie può causare stress, ansia e depressione, legate alla curvatura e al dolore significativo durante le erezioni. Questo limita l’attività sessuale e potrebbe rendere difficile ottenere o mantenere un’erezione (disfunzione erettile). A causa della natura sensibile di questa malattia, molti uomini non parlano della malattia di Peyronie con i loro amici, familiari o dottori. Questo è molto sconveniente perché prima viene diagnosticata, maggiori sono le possibilità di ottenere buoni risultati.
Purtroppo in alcuni casi la malattia di La Peyronie è asintomatica e in ogni caso, i sintomi e il grado in cui si manifestano, dipendono dalle dimensioni, dalla forma e dalla posizione delle placche di tessuto cicatriziale.
La malattia di La Peyronie è una malattia progressiva ed è contraddistinta da due fasi diverse. Dalla sua insorgenza fino a circa 12 mesi, la malattia è nella cosiddetta fase acuta; durante la quale, le dimensioni e la morfologia delle placche sono soggette a mutamenti continui ed anche la sintomatologia tende a variare. Dopo un anno dall’insorgenza della malattia la placca e i sintomi iniziano a stabilizzarsi e, a questo punto, sarà possibile prendere in considerazione tutte le opzioni terapeutiche.
La malattia di La Peyronie è curabile, ma è molto importante rivolgersi allo specialista ai primi segnali per una diagnosi e una cura precoce. La malattia, che abbiamo visto svilupparsi in un anno, è più facilmente curabile se si interviene nelle fasi iniziali.
Se non curata in tempo, la malattia di La Peyronie può portare a:
Come abbiamo detto è importante rendersi conto di avere una problema da affrontare, l’auto analisi è sostanzialmente semplice se si auto valutano questi sintomi:
La presenza di uno di questi sintomi singolarmente o una qualsiasi loro combinazione è un campanello d’allarme da non sottovalutare perché potrebbe significare la presenza della malattia di Peyronie.
Lo specialista di riferimento in questi casi è un Urologo con la specializzazione in Andrologia. Se siete di Milano, il Dott. Andrea Russo, Specialista in Urologia e Andrologo, Direttore del Centro di Urologia Avanzata e direttore del Wolf Elvation Training Center Onde d’Urto in Andrologia a Saronno; è un’opzione da considerare. Presso i suoi centri si utilizza un approccio terapeutico basato sui più recenti studi clinici, sulle linee guida delle società scientifiche internazionali di medicina sessuale e sull’ampia esperienza clinica del Dottor Russo.
Interpellando un Andrologo sarete certi di avere una diagnosi definitiva, dopo un’anamnesi accurata e un esame fisico. Le placche dure si sentono spesso sia che il pene sia rigido oppure no. Possono essere utilizzate metodiche diagnostiche per verificare la curva del pene, in alcuni casi si può ricorrere all’ecografia dinamica; che utilizza le onde sonore per ottenere un’immagine delle placche e della loro posizione. Oltre a questo con l’ecografia si controlla l’accumulo di calcio e si verifica come scorre il sangue nel pene.
Malattia di la Peyronie sintomi e diagnosi di una disfunzione che colpisce il 7-9% circa della popolazione maschile tra i 50 e i 70 anni. Una disfunzione che può provocare: curvatura del pene, erezioni dolorose, deformità, perdita di lunghezza o circonferenza del pene e disfunzione erettile. Una disfunzione che può essere efficacemente risolta, con una diagnosi presso uno specialista in Andrologia come il Dottor Andrea Russo.
Seguici anche su Facebook