Il ricorso alle cure dell’urologo è frequente nei pazienti che presentano problemi all’apparato urinario e, in secondo luogo, all’apparato genitale maschile. Di seguito verrà spiegato in dettaglio chi è l’urologo, illustrando in maniera chiara cosa fa e cosa cura. Nella parte conclusiva sarà dato spazio alla presentazione del Dr. Andrea Russo, di professione urologo. Lo stile dell’articolo è studiato appositamente per la migliore comprensione possibile da parte delle persone che devono recarsi per la prima volta dall’urologo su indicazione del medico di base.
L’urologo esercita la professione di medico chirurgo. Il suo compito è di diagnosticare e curare le malattie sia dell’apparato urinario (indipendentemente dal sesso del paziente) che dell’apparato genitale maschile. In virtù del percorso di studi intrapreso nel corso della specializzazione, l’urologo presenta una conoscenza avanzata della fisiologia e anatomia di uretra, ureteri, vescica e reni, oltre a pene, prostata e testicoli.
L’urologo dispone inoltre delle conoscenze necessarie per riconoscere le seguenti patologie: tumore al rene e incontinenza urinaria se la malattia ha per oggetto l’apparato urinario; disfunzione erettile e tumore al testicolo nel caso in cui la malattia riguardi l’apparato genitale maschile. In altri termini, l’urologo non è altro che un medico esperto nella branca medico-chirurgica definita urologia, rivolta esclusivamente alla salute dell’apparato urinario di donne e uomini, oltre all’apparato genitale maschile.
Una volta chiarito chi è l’urologo, un passo importante da compiere per ciascun paziente è comprendere cosa si intenda per apparato urinario. Quest’ultimo è composto da uretra, ureteri, vescica e reni, la cui funzione è di formare ed eliminare le urine. In genere, tale processo può essere indicato anche con il termine minzione. I due reni sono quelli deputati a filtrare le sostanze dannose per il corpo, al fine di trasformarle in urina. Queste sostante sono spesso associate al termine rifiuto, la cui presenza nel sangue è dannosa o comunque estranea.
I reni sono collegati alla vescica attraverso due condotti che presentano una forma tubolare: essi sono conosciuti in medicina con il termine di ureteri. La vescica è un piccolo organo situato sotto la cavità addominale (regione anatomica nota anche con il titolo di zona pelvica). Al suo interno arrivano le sostanze tossiche presenti nel sangue dopo essere state filtrate e trasformate in urina dai reni. L’ultimo elemento dell’apparato urinario è rappresentato dall’uretra, il cui compito è di mettere in collegamento la vescica con il meato urinario (conosciuto anche con il nome orifizio uretrale esterno). Sarà poi responsabilità del meato urinario espellere per l’appunto l’urina.
Importante: l’uretra è presente sia nell’apparato urinario femminile che in quello maschile, con una differenza però importante. Infatti, nell’apparato femminile l’uretra è più corta, mentre nell’apparato urinario maschile attraversa l’organo riproduttivo maschile (pene).
Oltre all’apparato urinario umano, le competenze dell’urologo vertono anche sull’apparato genitale maschile. Per questo motivo, può essere utile ripassare (o spiegare, per chi non ne fosse a conoscenza) la composizione di quest’ultimo. Oltre al pene, gli elementi che vanno a costituire l’apparato genitale maschile nel suo complesso sono testicoli, epididimi, dotti deferenti, prostata e vescicole seminali. Di seguito una breve descrizione di ciascuno.
Partendo dai testicoli, essi sono contenuti all’interno di una sacca chiamata scroto. Svolgono una funzione fondamentale, dal momento che producono non soltanto gli ormoni maschili (identificati come testosterone) ma anche gli spermatozoi (deputati alla fecondazione dell’ovulo femminile). I testicoli vengono anche conosciuti con l’appellativo di gonadi maschili (il termine gonadi si riferisce agli organi sessuali primari nell’uomo e nella donna).
All’interno dello scroto, oltre ai testicoli, sono presenti anche gli epididimi. Essi sono rappresentati come una sorta di canali a spirale, la cui funzione è di ospitare gli spermatozoi per la loro completa maturazione. Gli epididimi sono collegati alle vescicole seminali tramite specifici canali chiamati dotti deferenti. I dotti deferenti dell’apparato genitale maschile (la loro eventuale assenza è spesso causa di infertilità maschile) sono complessivamente due. Sia le vescicole seminali che la prostata sono due ghiandole: il loro compito è di produrre un liquido che, unito agli spermatozoi maturi provenienti dagli epididimi, va a costituire lo sperma, indispensabile per la fecondazione. Infine, il pene è l’organo riproduttivo maschile, tramite cui avviene l’eiaculazione (vale a dire l’espulsione dello sperma contenente gli spermatozoi).
L’urologo si accerta della fisiologia e anatomia degli elementi che costituiscono l’apparato urinario di donne e uomini (dai reni fino all’uretra, oltre a vescica e ureteri). Allo stesso modo, verifica tutte le parti dell’apparato genitale maschile. Il medico specializzato in urologia è in grado di verificare la presenza o meno di eventuali malattie presenti sia nell’apparato genitale dei pazienti maschi sia in quello urinario umano, fornendo una terapia capace di restituire la piena salute sia all’uomo che alla donna.
Una visita da un urologo è molto importante anche per prevenire le possibili disfunzioni a carico non soltanto dell’apparato genitale maschile ma anche di quello urinario. Tra i compiti dell’urologo rientrano poi gli esami diagnostici riguardanti la branca dell’urologia, tra cui si annoverano la biopsia vescicale, quella renale e un controllo approfondito della prostata. Oltre a questi, l’urologo può anche eseguire interventi chirurgici quali una vasectomia o l’asportazione di un tumore.
Un altro intervento svolto dall’urologo è la cosiddetta litotrissia, una procedura medico-chirurgica volta a contrastare i calcoli renali. Tra gli interventi di asportazione di tumori più frequenti si può citare la prostatectomia, che consiste nella rimozione della ghiandola dall’apparato genitale maschile. L’asportazione può essere parziale o totale (dipende dallo stato del tumore). Un’altra procedura medico-chirurgica eseguita dall’urologo è l’uretroscopia, tramite cui il medico può osservare l’uretra direttamente dall’interno.
Tra gli esami di diagnostica più frequenti eseguiti dall’urologo figura l’ERD, acronimo utilizzato per indicare l’esplorazione rettale digitale della prostata. Esso consiste nell’introduzione da parte del medico del dito indice all’interno dell’ano, procedendo poi con la palpazione della prostata e dei tessuti presenti intorno alla ghiandola. L’esplorazione rettale digitale della prostata è un esame importante perché permette all’urologo di scongiurare eventuali presenze di noduli o zone dure, che vengono associate alla formazione di un tumore.
Sono diverse le patologie trattate dall’urologo. Tra queste si annoverano le infezioni urinarie, le malattie renali, l’incontinenza urinaria, la vescica iperattiva, la disfunzione erettile, l’infertilità maschile, il tumore ai testicoli e il tumore alla prostata. Nei casi più comuni, si ricorre alla visita dall’urologo per infezioni urinarie e infertilità maschile, con gli uomini a rappresentare la maggioranza dei pazienti che si rivolge al medico specializzato in urologia.
Nello specifico, la vescica iperattiva è la condizione per cui l’uomo o la donna devono fare ricorso al bagno per urinare con una frequenza nettamente più alta rispetto a persone che si trovano in buono stato di salute. Sono associate al problema della vescica iperattiva anche la nicturia (cioè la necessità di urinare durante la notte) e l’incontinenza urinaria (quest’ultima consiste nella perdita di urina involontaria, condizione che si verifica con maggiore frequenza nelle donne anziché negli uomini).
Come spiegato qui sopra, l’urologo si occupa della cura dei tumori ai testicoli e alla prostata, ma più in generale di tutte le formazioni neoplastiche che possono insorgere sia nell’apparato urinario che nell’apparato genitale maschile. Tra i tumori a carico dell’apparato urinario di uomini e donne figurano il tumore alla vescica e il tumore al rene. In merito al tumore alla prostata, esso in genere è più frequente nei pazienti che hanno un’età superiore a 50 anni e può essere di natura benigna o maligna. Invece, l’infertilità maschile è la spia di altre cause, tra cui anche il tumore ai testicoli.
Si consiglia di andare dall’urologo in presenza di sangue nelle urine, testicolo più piccolo dell’altro e desiderio sessuale assente. Inoltre, si suggerisce di contattare l’urologo quando non si riesce ad avere o mantenere un’erezione dell’organo riproduttivo maschile, nel caso ci si accorga che lo sperma contiene tracce di sangue (fenomeno conosciuto come emospermia), se si avverte bruciore o dolore nell’atto della minzione, qualora si verifichi una perdita dell’urina (la già citata incontinenza urinaria), oppure quando si ha il bisogno di andare spesso in bagno per urinare.
La visita dall’urologo si compone principalmente di tre passaggi: in primo luogo il medico chiede al paziente di illustrare i sintomi che avverte, così da potersi fare una prima idea del possibile problema; il secondo passaggio è costituito dalla storia clinica del paziente, con l’urologo che compie una vera e propria intervista al paziente per effettuare una anamnesi completa; il terzo e ultimo passaggio è rappresentato dall’esame, che può essere obiettivo o fisico (come ad esempio l’esplorazione rettale digitale della prostata).
Il Dr. Andrea Russo è un urologo e andrologo che lavora presso il Centro di Urologia Avanzata dei comuni di Milano e Saronno in qualità di direttore. L’urologo Andrea Russo si è specializzato con lode presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, completando la propria formazione prima in Svezia (Università di Lund) e poi in Francia (Istitut Mutualist Montsouris di Parigi). Al Centro di Urologia Avanzata si occupa di urologia, andrologia e disturbi sessuali. Collabora a stretto contatto con i più importanti urologi italiani, europei e americani, oltre a far parte della Società Italiana di Urologia, così come di quella Europea (EAU) e Americana (AUA).
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