I dati più recenti sull’eiaculazione precoce stimano che in Italia, gli uomini che soffrono di questo problema siano compresi tra il 20% e il 24% della popolazione maschile. Come combattere l’eiaculazione precoce è, e resterà sempre, una sfida aperta per i medici che si occupano di questa disfunzione.
Stando ai numeri quasi un uomo su tre soffre di una forma di eiaculazione precoce e, conseguentemente, non è soddisfatto della vita sessuale. Ma come viene definita l’eiaculazione precoce, è una malattia curabile? Prima di tutto l’eiaculazione precoce è una disfunzione sessuale non è una malattia. Dal punto di vista fisiologico non c’è nulla che non funziona. Inoltre c’è una falsa credenza in merito ai tempi sui rapporti sessuali che deve essere sfatata subito. Il rapporto sessuale penetrativo medio, compreso di orgasmo, dura sei minuti. Le pellicole movie, anche di settore, non rappresentano certo la normalità ma riescono comunque ad influenzare negativamente il suo pubblico.
Si considera un caso di eiaculazione precoce, quando l’eiaculazione avviene entro un minuto dalla penetrazione. Nei casi più gravi non si arriva neanche alla penetrazione. Ora che abbiamo ridimensionato il disturbo, e probabilmente tranquillizzato parecchie persone, vediamo che tipo di eiaculazione precoce possiamo incontrare
L’eiaculazione precoce non è uguale per tutti: diverse cause scatenanti, richiedono protocolli terapeutici differenti.
1. Eiaculazione precoce primaria.
Si presenta con una oppure con la combinazione delle seguenti caratteristiche:
L’eiaculazione precoce chiamata “ante portam”, in cui l’eiaculazione avviene prima della penetrazione vaginale, è la forma più severa di eiaculazione precoce.
L’eiaculazione precoce primaria è di solito di natura biologica (medica) e non psicologica. Purtroppo i meccanismi alla base della patologia non sono stati ancora identificati in modo esatto, anche se esistono diverse teorie a riguardo.
2. Eiaculazione precoce acquisita o secondaria
Si presenta con una o la combinazione delle seguenti caratteristiche:
3. Eiaculazione precoce episodica o situazionale (mista)
Non è considerata una vera e propria disfunzione sessuale, ma una variazione nell’ambito della normale performance sessuale. Si manifesta nelle seguenti condizioni:
4. Disfunzione eiaculatoria soggettiva (simil-precoce)
I pazienti con questo disturbo credono di soffrire di eiaculazione precoce pur avendo un tempo di latenza eiaculatoria intra vaginale (IELT – tempo che intercorre dall’inizio del rapporto penetrativo all’eiaculazione) superiore ai 3 minuti.
L’eiaculazione precoce soggettiva è caratterizzata da uno o più dei seguenti punti:
Abbiamo visto come si possano documentare almeno 4 tipi di eiaculazione precoce per le quali si possono adottare soluzioni differenti partendo dalla consapevolezza che mediamente tutte le soluzioni che andremo ad indicare migliorano i tempi di eiaculazione. Chiaramente ove possibile, come nel caso dell’eiaculazione precoce acquisita, il controllo e il trattamento dei fattori di rischio è la prima strada da intraprendere.
È possibile migliorare il controllo dell’eiaculazione e il tempo di eiaculazione con tecniche come “Start-Stop” e “Start-Stop-Squeeze”. Questo tipo di terapia può essere più utile per chi soffre di eiaculazione precoce secondaria, episodica e soggettiva.
Una delle teorie principali sulle cause dell’eiaculazione precoce è l’ipersensibilità genitale. L’applicazione di anestetici locali sul glande, può quindi essere di aiuto per alcuni pazienti.
Le opzioni includono:
È importante utilizzare gli anestetici locali in maniera corretta per poter raggiungere un dosaggio ottimale ed evitare di intorpidire (anestetizzare) completamente il pene o i genitali della partner.
Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI)
Diversi antidepressivi causano un ritardo dell’eiaculazione, aumentando il tempo di latenza eiaculatoria intravaginale (IELT):
Quando si utilizzano gli SSRI, è importante valutare il dosaggio e il tipo di assunzione, al bisogno (ad es. prima del rapporto sessuale) o tutti i giorni. E’ importante seguire le indicazioni dello specialista che possono variare in base al tipo di disturbo.
La dapoxetina (Priligy®) è un farmaco sviluppato appositamente per il trattamento dell’eiaculazione precoce ed è perciò il trattamento iniziale per quasi tutti i pazienti. Il suo vantaggio è che ha un effetto veloce ed ha una durata breve, il che si traduce nella possibilità di assumerla poco prima del rapporto sessuale (1-2 ore).
Questi farmaci, solitamente utilizzati per il trattamento dell’ipertrofia prostatica, possono migliorare il tempo di eiaculazione. Viene prescritto ai pazienti che non hanno avuto giovamento dalla dapoxetina.
Gli inibitori della PDE-5 possono essere una ottima opzione nei pazienti che soffrono di eiaculazione precoce secondaria e disfunzione erettile.
Nei casi più severi di eiaculazione precoce, come l’eiaculazione ante-portam (ossia ancora prima di iniziare il rapporto penetrativo), laddove altri trattamenti non hanno avuto successo, la terapia iniettiva a base di Alprostadil può consentire al paziente di mantenere l’erezione anche dopo l’eiaculazione e di riprendere il rapporto.
Molti pazienti con eiaculazione precoce non rispondono alle singole modalità terapeutiche e necessitano di una terapia di combinazione.
Quando il problema si presenta a livello genitale es. frenulo breve o fimosi, la chirurgia può essere d’aiuto ai pazienti. Una precisazione in molti chiedono se la circoncisione risolve i problemi di EP, no poiché, in presenza di un prepuzio sano, potrebbe non apportare alcun giovamento.
Come combattere l’eiaculazione precoce, resta una priorità per la scienza e individuare nuove terapie cognitive, farmacologiche e chirurgiche è di fatto un processo in continua evoluzione. Il Dottor Andrea Russo è da sempre in prima linea per migliorare la qualità della vita a tutte le persone che soffrono di questi disturbi. Il Dottor Russo è uno Specialista in Urologia e Andrologo, Direttore del Centro di Urologia Avanzata a Milano e direttore del Wolf Elvation Training Center Onde d’Urto in Andrologia a Saronno. Presso i suoi centri si utilizza un approccio terapeutico basato sui più recenti studi clinici, sulle linee guida delle società scientifiche internazionali di medicina sessuale e sull’ampia esperienza clinica del Dottor Russo.
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