Oggi ci occuperemo di verificare se esiste una relazione tra: COVID impotenza maschile o disfunzione erettile. Questa recente epidemia sta delineando possibili effetti collaterali che possono persistere anche in seguito all’infezione, tra questi appunto la disfunzione erettile.
Il Dott. Andrea Russo è uno Specialista in Urologia e Andrologo che si dedica ai problemi sessuali maschili. A differenza di altri colleghi lui si occupa specificamente di sessualità maschile. Questo significa che sa metterti a tuo agio e che è in grado di risolvere il tuo problema. Lo dicono più di 400 recensioni positive. Il Dott. Russo esercita la sua professione in qualità di direttore del Centro di Urologia Avanzata a Milano e direttore del Wolf Elvation Training Center Onde d’Urto in Andrologia. Presso i suoi centri si utilizza un approccio terapeutico basato sui più recenti studi clinici, sulle linee guida delle società scientifiche internazionali di medicina sessuale e sull’ampia esperienza clinica del Dottor Russo.
Essendo una malattia nuova e recente, gli studi in merito sono ancora pochi, tuttavia pare proprio che esista una relazione tra COVID e impotenza maschile. Andiamo con ordine e verifichiamo ciò che attualmente è emerso dai primi studi. Una nuova pubblicazione sul World Journal of Men’s Health ha descritto cosa è successo a due uomini a seguito di attacchi con infezioni da coronavirus Covid-19. Da sei a otto mesi dopo, avevano ancora particelle di virus nei loro peni e purtroppo non solo quello. Avevano anche sviluppato una grave disfunzione erettile (DE) anche se non avevano avuto la DE prima di avere il Covid-19. Ovviamente come detto stiamo parlando di studi preliminari, due pazienti non sono sufficienti per determinare con certezza questo fenomeno.
Chi ha recentemente avuto il COVID-19 e sta riscontrando problemi di disfunzione erettile; potrebbe trovare una spiegazione in quanto scoperto dal Dr. Ranjith. Nel suo studio ha indicato i modi in cui il COVID-19 potrebbe aver avuto un impatto sulla tua libido.
Bisogna sapere che alcuni dei vasi sanguigni più piccoli e fragili si trovano nel pene. Oltre a fornire sangue alla metà inferiore del corpo, sono anche fondamentali per fornire flusso sanguigno agli organi riproduttivi e favorire l’erezione. In alcuni uomini, il COVID-19 può innescare un iper infiammazione nel corpo, che può causare la formazione di piccoli coaguli di sangue e infiammazione nel rivestimento dei vasi sanguigni. L’afflusso di sangue al pene può bloccarsi o restringersi, rendendo più difficile l’erezione.
Anche il testosterone, che è cruciale per l’erezione, non è immune agli effetti del COVID-19. Studi recenti suggeriscono che il COVID-19 può ridurre i livelli di testosterone e la fertilità nei maschi. “Il virus COVID-19 entra nelle cellule con l’aiuto di una proteina chiamata ACE 2, che è prevalente nei testicoli”, ha detto il dott. Ranjith. “Il virus usa l’ACE 2 per infettare i testicoli. Poiché è qui che vengono prodotti testosterone e sperma negli uomini, si può suggerire che il virus possa influenzare l’erezione e la fertilità.
In particolare, uno studio in Italia ha trovato livelli più bassi di testosterone negli uomini che si erano ripresi da COVID-19. Il Dr. Ranjith ha detto che questo è un promemoria per gli uomini che stanno vivendo una nuova insorgenza di disfunzione erettile per controllare i loro ormoni per assicurarsi che i loro testicoli funzionino bene.
Non c’è dubbio che la maggior parte delle persone ha sperimentato un certo grado di disagio emotivo a seguito dell’isolamento, del distanziamento sociale, della perdita di parenti e amici e delle sfide economiche. Solo questi disagi potrebbero, da soli, distruggere il desiderio sessuale. Oltre a questo, tuttavia, il pedaggio mentale su coloro che si stanno riprendendo dal virus, in particolare i “lungo raggio” che stanno ancora manifestando sintomi o effetti collaterali, potrebbe essere particolarmente a rischio per l’ED. Bisogna considerare che l’attività sessuale è fortemente collegata alla salute mentale, per avere una buona funzione sessuale, il ruolo mentale è fondamentale.
La disfunzione erettile è in genere un sintomo di un problema sottostante più ampio. Chi è già in cattive condizioni di salute, potrebbe avere maggiori probabilità di soffrire di disfunzione erettile. Allo stesso tempo potrebbe essere a maggior rischio di COVID-19 grave e di conseguenza ulteriori problemi di salute persistenti. Il COVID-19 può colpire il cuore e peggiorare le condizioni cardiovascolari sottostanti, come miocardite, aritmie ed eventi cardiovascolari acuti e una pletora di altre complicazioni. In alcuni casi, gli uomini possono iniziare con nuovi farmaci che possono anche avere un impatto negativo sulla loro funzione sessuale.
Naturalmente, due pazienti sono solo due pazienti. Fare affermazioni generali basate su due pazienti (Studio citato) presumendo che quello che è accaduto a loro, accada a tutti, non è realistico. Sono quindi necessari ulteriori studi per confermare se le infezioni da coronavirus Covid-19, possono effettivamente causare ED. Tuttavia, questa non è la prima prova che il coronavirus Covid-19, possa causare un problema all’organo maschile.
Una pubblicazione italiana di marzo sulla rivista medica Andrology è stato esaminato i risultati del sondaggio online Sex@COVID condotto tra il 7 aprile e il maggio 4, 2020, in Italia. Tra 100 uomini sessualmente attivi, 25 dei quali erano risultati positivi al Covid-19, la prevalenza di disfunzione erettile era significativamente più alta (28%) tra i 25 risultati positivi al Covid-19 rispetto ai 75 che non lo erano (9,33%). Coloro che avevano Covid-19 avevano oltre 5,6 volte più probabilità di avere ED e quelli che avevano ED avevano oltre 5,2 probabilità in più di avere Covid-19.
Gli uomini che sviluppano l’infezione da COVID-19 dovrebbero essere consapevoli che la disfunzione erettile potrebbe essere un effetto avverso del virus e dovrebbero consultare un medico se sviluppano sintomi. L’argomento COVID impotenza maschile o disfunzione erettile viene monitorato costantemente dalla comunità scientifica e produrrà molto rapidamente altri studi. Questo è un motivo in più per gli uomini di prendersi cura di se stessi e prendere le precauzioni necessarie per evitare di ammalarsi di COVID-19. E’ importante che gli uomini prestino attenzione a qualsiasi segno di disfunzione erettile post-COVID e chiedano aiuto a un medico per discutere le opzioni di trattamento. Il consiglio quindi è quello di rivolgersi ad un urologo, per stabilire con certezza da cosa dipende la disfunzione erettile e per individuare la cura giusta per il vostro caso.
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