La disfunzione erettile non è solo un problema legato all’attività sessuale ma deve essere considerato anche come un possibile segnale precoce di malattia cardiovascolare. «In molti casi, la disfunzione erettile – spiega il dottor Andrea Russo, urologo direttore del Centro di Urologia Avanzata – può essere un campanello di allarme per la salute cardiovascolare. Spesso, intervenire precocemente nella cura della disfunzione erettile può aiutare a scoprire e risolvere un possibile problema cardiovascolare, e viceversa; ovvero, la cura di una patologia coronarica può risolvere il problema di disfunzione erettile. Per questo motivo, quando la cosiddetta impotenza compare in un soggetto con fattori di rischio cardiovascolari come obesità o sovrappeso, ipertensione, ipercolesterolemia o diabete è raccomandabile rivolgersi al problemi medico senza attendere. Infatti, la presenza di una coronaropatie come l’aterosclerosi, ovvero la perdita progressiva di elasticità delle arterie con placche che si depositano sulle pareti dei vasi riducendo l’afflusso di sangue agli organi, può riguardare tutte le arterie del corpo, anche quelle più piccole che portano sangue al pene. Avendo un piccolo calibro – precisa lo specialista – le arterie che portano sangue al pene, possono chiudersi o impedire il normale afflusso di sangue necessario per l’erezione».
Alcuni fattori che causano la disfunzione erettile sono comuni anche alle patologie cardiovascolari. «In persone giovani di età inferiore a 50 anni – sottolinea il dottor Andrea Russo – la disfunzione erettile che si presenta insieme a diabete, colesterolo alto, abitudine al fumo di sigaretta, ipertensione, sovrappeso e anche depressione, deve far sospettare una malattia coronarica. Anche la familiarità a patologie cardiovascolari è un fattore da considerare attentamente perché chi ha un consanguineo che ha sviluppato una malattia cardio o cerebrovascolare (infarto o ictus) da trombosi prima dei 65 anni, ha probabilità più alte che la disfunzione erettile sia provocata da aterosclerosi precoce».
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