Difficile parlare di un problema come l’eiaculazione precoce. Ma per trovare i giusti rimedi, e avere una vita sessuale e una relazione di qualità, è necessario identificare le cause. Il primo passo, difficile per molti uomini, è rivolgersi a uno specialista. Ne abbiamo parlato con il dottor Andrea Russo, urologo Direttore di CURA – Centro di Urologia Avanzata, con sede a Milano e Saronno.
Molte sono le cause dell’eiaculazione precoce e diversi i rimedi. «Chi soffre di eiaculazione precoce – spiega il dottor Andrea Russo urologo Direttore del Centro di Urologia Avanzata, con sede a Milano e Saronno – tende a nascondersi, ma solo parlandone con un medico è possibile capire cosa origina questo disturbo e adottare la terapia più adeguata. Una diagnosi accurata, infatti, è un passaggio importante per curare la patologia ma soprattutto per restituire serenità al paziente, spezzando un possibile circolo vizioso di insicurezza e ansia».
Esistono due forme principali di eiaculazione precoce: congenita (da sempre presente), e acquisita. Distinguerle è necessario per poter scegliere il rimedio giusto. «L’eiaculazione precoce congenita si ha quando il problema è presente fin dalla prima attività sessuale – precisa il dottor Russo -. Tra le cause più frequenti vi possono essere ipersensibilità del glande, variazioni anatomiche come la presenza di fimosi o di frenulo breve, variazioni recettoriali dei neurotrasmettitori come la serotonina. L’eiaculazione precoce acquisita, invece, si verifica come conseguenza, spesso, di disturbi comportamentali, problemi alla tiroide, infiammazioni del basso tratto urogenitale, come prostatiti o uretriti. Tuttavia, nel 30% dei pazienti la disfunzione erettile coesiste sia come causa che come conseguenza».
Identificare con esattezza la causa dell’eiaculazione precoce consente di trovare il rimedio giusto per risolverla e, cosa ben più importante, di correggere parametri che possono essere ben più pericolosi per la salute. «Per trattare l’ipersensibilità del glande, per esempio, si possono utilizzare creme anestetiche o farmaci per bocca – continua l’esperto -, mentre per le variazioni anatomiche può essere opportuna la correzione chirurgica, che può essere eseguita con un intervento ambulatoriale. Per le problematiche recettoriali, invece, la terapia farmacologica permette di controllare il riflesso precoce, mentre la valutazione dei motivi anche psicologici o relazionali – conclude il Direttore del Centro di Urologia Avanzata – vanno indagati in caso di eiaculazione precoce acquisita».