La fimosi è una condizione normale nei bambini, ma in età adulta può rendere difficili i rapporti sessuali ed essere la manifestazione di una patologia sottostante. Si definisce come fimosi il restringimento del prepuzio, cioè la pelle che ricopre il glande, rendendo difficile abbassare verso il basso la pelle del prepuzio e scoprire il glande.
«Nella fimosi congenita, cioè quando è presente fin dalla nascita – spiega il dottor Andrea Russo, urologo e direttore del Centro di Urologia Avanzata -, in assenza di sintomi e disturbi non è necessaria la circoncisione. Ai tre anni è comunque opportuno portare il bambino che ha fimosi dallo specialista urologo pediatrico. Con la fimosi acquisita e in presenza di fastidi durante i rapporti sessuali, è necessario risolvere il problema con un intervento ambulatoriale di circoncisione. Durante l’operazione viene asportato parzialmente o totalmente il prepuzio, ossia la pelle che ricopre il glande. Il risultato è che il glande resta esposto, e quindi non coperto dalla pelle, anche quando il pene è a riposo».
La circoncisione è un intervento di chirurgia ambulatoriale e viene praticato con anestesia locale, utilizzando una crema anestetica circa 30 minuti prima e, successivamente, un’iniezione di anestetico alla base del pene. «L’intervento – precisa il dottor Andrea Russo – prevede il taglio della parte del frenulo che è ristretta e la cucitura del prepuzio con punti di sutura riassorbibile, che cadranno dopo circa 21-28 giorni. Nella prima settimana dopo la circoncisione, il paziente si automedica applicando anche una crema antibiotica a base di gentamicina. È importante – conclude lo specialista urologo – interrompere l’attività sessuale fino a due settimane dopo la caduta dell’ultimo punto di sutura».