La gonorrea, nota comunemente come “scolo”, è una malattia sessualmente trasmissibile. Molti pensano che si tratti di una malattia del passato. Invece, la gonorrea occupa il secondo posto tra le malattie a trasmissione sessuale con 78 milioni di nuovi malati all’anno, dopo i 131 milioni di diagnosi di clamidia e i 5,6 milioni di sifilide ogni anno. Quali sono i sintomi, come evitarla e come si cura, lo spiega il dottor Andrea Russo, urologo Direttore di CURA – Centro di Urologia Avanzata, con sede a Milano e Saronno.
«La gonorrea o blenorragia, comunemente nota come “scolo” – dice il dottor Andrea Russo, urologo Direttore del Centro di Urologia Avanzata -, è un’infezione del tratto urinario maschile e urogenitale femminile dovuta al batterio Neisseria gonorrhoeae che prolifera in ambiente umidi come i genitali, ma anche bocca e gola. Il batterio e quindi la malattia si trasmette per via sessuale con rapporti non protetti e, una volta avvenuto il contatto, penetra nelle mucose e provoca l’infezione».
Non sempre ci sono sintomi evidenti di gonorrea e questo a volte ritarda una corretta diagnosi. Esami di laboratorio effettuati su campioni prelevati grazie a un tampone sulle parti infette, permette di rilevare il batterio responsabile. «Negli uomini – spiega l’urologo Andrea Russo – la gonorrea si manifesta spesso con un dolore durante la minzione, cioè mentre si urina, e con perdite bianche o gialle dal pene. In alcuni casi si riscontra anche dolore o gonfiore ai testicoli. Invece nelle donne può essere asintomatica, specialmente in casi lievi, anche se nelle fasi avanzate può provocare sanguinamento e perdite vaginale, e dolore durante la minzione. In entrambi i casi è importante diagnosticarla in tempo perché può avere serie complicanze: negli uomini, ad esempio, se l’infiammazione non è trattata può estendersi e colpire testicoli, prostata o provocare restringimenti delle vie urinarie. Nelle donne invece può causare infiammazione pelvica e infertilità o problemi durante la gravidanza. Inoltre – precisa l’esperto – è una malattia che può trasmettersi anche da madre a figlio durante il parto, provocando anche la cecità a causa di congiuntiviti e ulcere corneali di grave entità».
La gonorrea è una delle malattie sessualmente trasmissibili più comuni e diffuse: basti pensare che solo in Europa tra il 2008 e il 2013 il numero dei casi riportati è aumentato del 79%, soprattutto tra i maschi di età compresa tra 15 e 34 anni (fonte: European Centre for Disease Prevention and Control). «Esiste solo una forma di prevenzione possibile – sottolinea lo specialista – ed è quella di avere rapporti sessuali protetti. I giovani sono più a rischio di contrarre la gonorrea, con una prevalenza negli uomini rispetto alle donne. Una volta accertata l’infezione – conclude il direttore del Centro di Urologia Avanzata – il trattamento prevede una terapia a base di antibiotici scelti a seconda del ceppo di batteri che ha provocato l’infezione».
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