Con il termine IPP Urologia si associa l’abbreviazione di una patologia, l’Induratio Penis Plastica, ad una specializzazione, l’Urologia che molto può fare per questo problema! Oggi ci occuperemo di verificare come l’Induratio Penis Plastica viene trattata dagli urologi e quali sono le opzioni disponibili per risolvere questa problematica.
Abbiamo già avuto modo di trattare la tematica relativa al Induratio Penis Plastica, chiamata anche malattia di Peyronie. Sappiamo che si riferisce allo sviluppo di tessuto cicatriziale fibroso, all’interno del pene. L’accumulo di tale tessuto porta alla formazione di placche che, indurendosi, ne ostacolano la flessibilità, causando dolore e costringendo il pene a piegarsi ad arco quando è eretto. La malattia di la Peyronie può causare stress, ansia e depressione, legate alla curvatura e al dolore significativo durante le erezioni. Questo limita l’attività sessuale e potrebbe rendere difficile ottenere o mantenere un’erezione (disfunzione erettile).
A causa della natura sensibile di questa malattia, molti uomini non parlano del problema al loro medico, né tanto meno ad amici o familiari. Questa è la cosa peggiore che si possa fare dato che questa malattia, totalmente curabile, quanto prima viene diagnosticata, maggiori sono le possibilità di ottenere buoni risultati.
La malattia di La Peyronie è una malattia progressiva ed è contraddistinta da due fasi diverse. Dalla sua insorgenza fino a circa 12 mesi, la malattia è nella cosiddetta fase acuta; durante la quale, le dimensioni e la morfologia delle placche sono soggette a mutamenti continui ed anche la sintomatologia tende a variare. Dopo un anno dall’insorgenza della malattia la placca e i sintomi iniziano a stabilizzarsi e, a questo punto, sarà possibile prendere in considerazione tutte le opzioni terapeutiche. La malattia di La Peyronie è curabile, ma visto il suo decorso è molto importante rivolgersi allo specialista ai primi segnali per una diagnosi e una cura precoce. La malattia, che abbiamo visto svilupparsi in un anno, è più facilmente curabile se si interviene nelle fasi iniziali.
In alcuni casi purtroppo la malattia di La Peyronie è asintomatica e in ogni caso, i sintomi e il grado in cui si manifestano, dipendono dalle dimensioni, dalla forma e dalla posizione delle placche di tessuto cicatriziale.
Come anticipato l’Induratio Penis Plastica o malattia di La Peyronie è totalmente curabile, con l’accortezza di segnalare subito il problema all’insorgenza dei primi sintomi dei quali abbiamo accennato. Sviluppandosi in circa un anno si ha tutto il tempo per intervenire ma risulta più facilmente curabile se si interviene nelle fasi iniziali. Questa patologia può essere affrontata con differenti cure, ogni caso viene valutato attentamente dall’Urologo che valuterà quale trattamento è più indicato per il caso specifico! Di seguito riportiamo le cure più efficaci, basate sulle evidenze scientifiche.
In base alle attuali evidenze scientifiche, le iniezioni intraplacca è l’unico trattamento non chirurgico che ha un impatto significativo sulle placche della malattia di La Peyronie. Tuttavia, i risultati variano significativamente da paziente a paziente. L’iniezione di intraplacca nella placca, che è formata principalmente da collagene, induce la scissione enzimatica della placca, riducendo la deformità della curvatura peniena e il disturbo arrecato. Grazie a questa cura, si verifica una riduzione media della curvatura pari al 35%. Ad esempio, se la sua curvatura era di 90 gradi, una riduzione del 30% equivarrebbe a una curvatura inferiore a 60 gradi dopo il trattamento. Tuttavia dall’esperienza sul campo del Dottor Andrea Russo, è bene ricordare che i risultati variano significativamente da individuo a individuo.
Il trattamento con onde d’urto a bassa intensità (ESWT) è un nuovo tipo di trattamento ambulatoriale, studiato per diminuire il dolore e per ridurre la lunghezza della fase attiva della placca. Una recente meta-analisi dimostra un beneficio nella riduzione delle dimensioni della placca e una riduzione statisticamente significativa del dolore al pene, osservata in più studi. Al momento la terapia con le onde d’urto sembra essere una modalità non invasiva sicura ed efficace, nel trattamento della Peyronie e delle sue successive complicanze.
Le onde d’urto hanno due caratteristiche principali: possono propagarsi in un mezzo liquido (1500 m/sec nell’acqua) o gassoso(nell’aria) o solido, compatto (i tessuti del corpo umano) e trasportano energia. Queste onde vengono prodotte da un manipolo che viene appoggiato al corpo e possono essere trasmesse in un punto o regione del corpo ben localizzato. L’energia delle onde viene scaricata solo nell’area mirata senza coinvolgere i tessuti vicini. Il meccanismo d’azione biologica, sebbene non sia ancora ben chiarito, si pensa che funzioni sulle cellule del tessuto interessate, comprimendole e successivamente espandendole. Questa azione induce uno stress della membrana delle cellule che induce un processo di neoangiogenesi (la formazione graduale di nuovi vasi sanguigni); che migliora il flusso di sangue.
Il trattamento con le onde d’urto ha una serie di vantaggi:
Un crescente numero di evidenze scientifiche dimostra che la terapia con onde d’urto per la malattia di la Peyronie è efficace per la formazione di nuovi vasi sanguigni (neoangiogenesi) e la riparazione del rivestimento dei vasi sanguigni esistenti (l’endotelio.) Altre teorie suggeriscono che potrebbe rompere la placca che blocca il flusso sanguigno in piccoli i vasi sanguigni, oppure può far migrare le cellule staminali nell’area, creando nuovi vasi sanguigni.
Se i pazienti non sono candidati idonei alle iniezioni intraplacca o c’è una curvatura residua dopo il trattamento, si deve considerare la correzione chirurgica.
Il trattamento chirurgico della malattia di La Peyronie ha quattro obiettivi:
Esistono tre principali tecniche chirurgiche:
La logica alla base di questa procedura è piuttosto semplice: quasi sempre la curvatura si sviluppa per la presenza di una placca su un lato dei corpi cavernosi (tunica albuginea) che determina una perdita di elasticità, per cui quando il pene è in erezione, l’area colpita si estende meno della parte sana (in effetti un lato del pene è più lungo dell’altro) con conseguente curvatura.
Mentre la Plicatura consiste nell’operare sulla parte sana e cioè il lato lungo del pene per accorciarlo, la tecnica del Grafting si basa sul principio opposto: il chirurgo opera sulla placca (o placche) peniena per ripristinare l’elasticità (persa a causa della placca) del lato del pene colpito dalla malattia (lato corto) cosicché entrambi i lati raggiungano la medesima estensione durante l’erezione, eliminando la curvatura.
L’impianto di una protesi peniena consiste nel posizionare all’interno dei corpi cavernosi danneggiati due cilindri in silicone (protesi peniena), che consentono al paziente di ottenere erezioni meccaniche al bisogno.
Il Dott. Andrea Russo è uno Specialista in Urologia e Andrologo, Direttore del Centro di Urologia Avanzata e direttore del Wolf Elvation Training Center Onde d’Urto in Andrologia. Presso i suoi centri propone, a seconda dei casi, il trattamento con le Onde d’urto per la malattia di la Peyronie. Se siete interessati e volete maggiori informazioni sull’argomento IPP Urologia, non esitate a contattarlo presso uno dei suoi centri. Il Dottor Russo utilizza un approccio terapeutico basato sui più recenti studi clinici e sulle linee guida delle società scientifiche internazionali di medicina sessuale.