In questo articolo affronteremo la Malattia di Peyronie, individuando le cause, i sintomi e le possibili cure che sono disponibili per risolvere questo disturbo che può provocare non pochi problemi all’uomo.
Il Dott. Andrea Russo è uno Specialista in Urologia e Andrologo, esercita la sua professione in qualità di direttore del Centro di Urologia Avanzata a Milano e direttore del Wolf Elvation Training Center Onde d’Urto in Andrologia. Presso i suoi centri si utilizza un approccio terapeutico basato sui più recenti studi clinici, sulle linee guida delle società scientifiche internazionali di medicina sessuale e sull’ampia esperienza clinica del Dottor Russo.
L’Induratio Penis Plastica è un problema che si verifica nel pene ed è causato dallo sviluppo anomalo di tessuto cicatriziale/fibroso, chiamato placca. Questa condizione ostacola la flessibilità del pene, causando dolore e costringendo il pene a piegarsi ad arco, quando è eretto. Questa malattia colpisce il 9% degli uomini, generalmente di età superiore ai 35 anni ma non è sempre facilmente diagnosticabile.
La malattia di la Peyronie può causare stress, ansia e depressione, legate alla curvatura e al dolore significativo durante le erezioni. Questo limita l’attività sessuale e potrebbe rendere difficile ottenere o mantenere un’erezione (disfunzione erettile). A causa della natura sensibile di questa malattia, molti uomini non parlano della loro condizione con amici, familiari o dottori. Questo però è molto sconveniente, perché prima viene diagnosticata, maggiori sono le possibilità di ottenere buoni risultati.
La causa o le cause dell’Induratio Penis Plastica non sono attualmente completamente chiare, ma sembrano essere coinvolti numerosi fattori. La versione più accreditata è quella che collega la malattia a ripetuti traumi/lesioni al pene. Ad esempio, il pene potrebbe essere danneggiato durante il sesso, l’attività sportiva o a seguito di un incidente. Durante il processo di guarigione dopo una lesione al pene, il tessuto cicatriziale si forma in modo disorganizzato. Questo può portare a un nodulo che può essere percepito o allo sviluppo della curvatura. L’IPP sembrerebbe quindi il risultato di un problema collegato al modo in cui il corpo guarisce le ferite.
Un trauma o la lesione alla tunica albuginea può provocare la formazione di tessuto cicatriziale nelle cellule (fibrosi). Ogni lato del pene contiene un tubo spugnoso (corpo cavernoso) che contiene molti piccoli vasi sanguigni. Ciascuno dei corpi cavernosi è racchiuso in una guaina di tessuto elastico chiamata tunica albuginea, che si allunga durante l’erezione. Quando l’uomo si eccita sessualmente, aumenta il flusso sanguigno verso queste camere. Mentre le camere si riempiono di sangue, il pene si espande, si raddrizza e si irrigidisce in un’erezione. In presenza di la Peyronie, quando il pene diventa eretto, la regione con il tessuto cicatriziale non si allunga e il pene si piega o diventa sfigurato e può provocare dolore.
In alcuni uomini, la Peyronie si manifesta gradualmente e non sembra essere correlata a un infortunio. La maggior parte dei ricercatori ritiene che debbano esserci ragioni genetiche o ambientali, ovvero potrebbe essere collegata a un tratto ereditario o a determinate condizioni di salute.
In presenza di disturbi ai tessuti connettivi o disturbi autoimmuni, potrebbero esserci maggiori probabilità di sviluppare la Peyronie. Il tessuto connettivo è un tessuto specializzato che supporta, unisce o separa diversi tipi di tessuti e organi nel corpo. I disturbi del tessuto connettivo possono interessare articolazioni, muscoli e pelle. Alcuni disturbi associati includono:
Nei disturbi autoimmuni, il sistema immunitario attacca le cellule e gli organi del corpo. Tra i disturbi autoimmuni associati alla Peyronie:
Ecco sei potenziali segni della malattia di Peyronie di cui dovresti parlare con il tuo Medico:
Da notare che in alcuni casi l’IPP è completamente asintomatica e in ogni caso, i sintomi e il grado in cui si manifestano, dipendono dalle dimensioni, dalla forma e dalla posizione delle placche di tessuto cicatriziale.
La malattia di La Peyronie è una malattia progressiva ed è contraddistinta da due fasi diverse. Dalla sua insorgenza fino a circa 12 mesi, la malattia è nella cosiddetta fase acuta; durante la quale, le dimensioni e la morfologia delle placche sono soggette a mutamenti continui ed anche la sintomatologia tende a variare. Dopo un anno dall’insorgenza della malattia la placca e i sintomi iniziano a stabilizzarsi e, a questo punto, sarà possibile prendere in considerazione tutte le opzioni terapeutiche. La malattia di La Peyronie è curabile, ma è molto importante rivolgersi allo specialista ai primi segnali per una diagnosi e una cura precoce. La malattia, che abbiamo visto svilupparsi in un anno, è più facilmente curabile se si interviene nelle fasi iniziali.
Se non curata in tempo, la malattia di La Peyronie può portare a:
Come abbiamo detto è importante rendersi conto di avere un problema da affrontare, l’auto analisi è sostanzialmente semplice se si auto valutano questi sintomi:
La presenza di uno di questi sintomi singolarmente o una qualsiasi loro combinazione è un campanello d’allarme da non sottovalutare perché potrebbe significare la presenza della Peyronie.
Interpellando un Andrologo sarete certi di avere una diagnosi definitiva, dopo un’anamnesi accurata e un esame fisico. Le placche dure si sentono spesso sia che il pene sia rigido oppure no. Possono essere utilizzate metodiche diagnostiche per verificare la curva del pene, in alcuni casi si può ricorrere all’ecografia dinamica; che utilizza le onde sonore per ottenere un’immagine delle placche e della loro posizione. Oltre a questo con l’ecografia si controlla l’accumulo di calcio e si verifica come scorre il sangue nel pene.
Fortunatamente l’IPP è totalmente curabile, con l’accortezza di segnalare subito il problema all’insorgenza dei primi sintomi dei quali abbiamo accennato. Sviluppandosi in circa un anno si ha tutto il tempo per intervenire ma risulta più facilmente curabile se si interviene nelle fasi iniziali. Ci siamo già occupati nel dettaglio delle cure possibili nell’articolo Induratio Penis plastica cure, di seguito un riassunto delle principali metodologie di cura.
In base alle attuali evidenze scientifiche, le iniezioni intraplacca è uno dei trattamenti non chirurgici che ha un impatto significativo sulle placche della malattia di La Peyronie. Tuttavia, i risultati variano significativamente da paziente a paziente.
Il trattamento con onde d’urto a bassa intensità (ESWT) è un nuovo tipo di trattamento ambulatoriale, studiato per diminuire il dolore e per ridurre la lunghezza della fase attiva della placca. Una recente meta-analisi dimostra un beneficio nella riduzione delle dimensioni della placca e una riduzione statisticamente significativa del dolore al pene, osservata in più studi. Al momento la terapia con le onde d’urto sembra essere una modalità non invasiva sicura ed efficace, nel trattamento della Peyronie e delle sue successive complicanze.
Se i pazienti non sono candidati idonei alle iniezioni intraplacca o c’è una curvatura residua dopo il trattamento, si deve considerare la correzione chirurgica.
Il trattamento chirurgico della malattia di La Peyronie ha quattro obiettivi:
Esistono tre principali tecniche chirurgiche:
Il Dott. Andrea Russo è uno Specialista in Urologia e Andrologo, Direttore del Centro di Urologia Avanzata e direttore del Wolf Elvation Training Center Onde d’Urto in Andrologia. Presso i suoi centri propone, a seconda dei casi, il trattamento con le Onde d’urto per la malattia di la Peyronie. Se siete interessati e volete maggiori informazioni sull’argomento Malattia di Peyronie, non esitate a contattarlo presso uno dei sui centri. Il Dottor Russo utilizza un approccio terapeutico basato suoi più recenti studi clinici e sulle linee guida delle società scientifiche internazionali di medicina sessuale.
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