In questo articolo affronteremo l’argomento malattia di Peyronie e Viagra per cercare di mettere di delimitare i confini di questa terapia associata a questa malattia. Il Viagra è veramente una soluzione per la malattia di la Peyronie?
Il Dottor Russo è uno Specialista in Urologia e Andrologo, Direttore del Centro di Urologia Avanzata a Milano e direttore del Wolf Elvation Training Center Onde d’Urto in Andrologia. Presso i suoi centri si utilizza un approccio terapeutico basato sui più recenti studi clinici, sulle linee guida delle società scientifiche internazionali di medicina sessuale e sull’ampia esperienza clinica del Dottor Russo.
Alcuni recenti studi suggeriscono che il Viagra ha dimostrato di aiutare con i sintomi relativi alla malattia di Peyronie. Lo studio ha concluso che Viagra ha permesso al 70,8 percento dei suoi partecipanti di impegnarsi con successo in rapporti sessuali. Tuttavia, il farmaco non è stato in grado di affrontare una delle principali complicanze della malattia di Peyronie, che è la notevole curvatura del pene. Questo fattore, non l’incapacità di mantenere l’erezione, è uno dei principali elementi che impediscono il rapporto sessuale tra le persone colpite.
Il sildenafil, uno degli ingredienti attivi di Viagra, presenta diversi aspetti negativi che rendono questo farmaco non adatto a tutti. Gli uomini con bassa pressione sanguigna o che assumono nitrati non dovrebbero assumere questo farmaco, poiché ciò aumenta il rischio di infarto o ictus. Per questo motivo, alcuni uomini affetti dalla malattia di Peyronie potrebbero non avere le opzioni terapeutiche per includere il Viagra nella terapia.
Molte pillole per il potenziamento maschile da banco contengono ingredienti attivi nascosti che spesso non sono condivisi con il grande pubblico. Questi farmaci che dichiarano di essere “a base di erbe” di solito contengono sildenafil o tadalafil (il principio attivo di Cialis) ed altre molecole che possono essere dannose per uomini che assumono determinati farmaci o hanno condizioni di salute delicate. Questo non è un problema se la persona che ne fa uso ricorre a un medico, ma diventa un serio problema se si rivolge al mercato parallelo senza alcuna tutela medica né tantomeno sapendo se incorrerà in reazioni a lui avverse.
Se si verificano palpitazioni cardiache, perdita dell’udito o della vista o un’erezione che dura più di quattro ore, è bene consultare immediatamente un medico.
Facciamo un breve premessa per inquadrare il problema. Questa malattia colpisce il 9% degli uomini, generalmente di età superiore ai 35 anni ma non è sempre facilmente diagnosticabile. La malattia di la Peyronie può causare stress, ansia e depressione, legate alla curvatura che si viene a formare e al dolore significativo durante le erezioni. Questo limita l’attività sessuale e potrebbe rendere difficile ottenere o mantenere un’erezione (disfunzione erettile). A causa della natura sensibile di questa malattia, molti uomini non parlano della malattia di Peyronie con i loro amici, familiari o dottori. Questo è molto sconveniente perché prima viene diagnosticata, maggiori sono le possibilità di ottenere buoni risultati.
La malattia di La Peyronie è una malattia progressiva ed è contraddistinta da due fasi diverse. Dalla sua insorgenza fino a circa 12 mesi, la malattia è nella cosiddetta fase acuta; durante la quale, le dimensioni e la morfologia delle placche sono soggette a mutamenti continui ed anche la sintomatologia tende a variare. Dopo un anno dall’insorgenza della malattia la placca e i sintomi iniziano a stabilizzarsi e, a questo punto, sarà possibile prendere in considerazione tutte le opzioni terapeutiche. La malattia di La Peyronie è curabile, ma è molto importante rivolgersi allo specialista ai primi segnali per una diagnosi e una cura precoce. La malattia, che abbiamo visto svilupparsi in un anno, è più facilmente curabile se si interviene nelle fasi iniziali.
Ecco quando si incrociano il Viagra e la malattia di La Peyronie, quando il paziente, a seguito della mancata erezione si rivolge ai farmaci contro l’impotenza. Tuttavia bisogna considerare che mentre il Viagra è un’opzione di trattamento comune per la malattia di Peyronie, gli studi che la indicano come una cura, sono limitati. Mentre il Viagra può permettere a un uomo di sperimentare un’erezione, non raddrizza il pene né consuma il tessuto cicatriziale che ne provoca la curva.
Come abbiamo detto è importante rendersi conto di avere un problema da affrontare, l’auto analisi è sostanzialmente semplice se si auto valutano questi sintomi:
La presenza di uno di questi sintomi singolarmente o una qualsiasi loro combinazione è un campanello d’allarme da non sottovalutare perché potrebbe significare la presenza della malattia di Peyronie.
Lo specialista di riferimento in questi casi è un Urologo con la specializzazione in Andrologia. Se siete di Milano, il Dott. Andrea Russo, Specialista in Urologia e Andrologo è un’opzione da considerare. Interpellando un Andrologo sarete certi di avere una diagnosi definitiva, dopo un’anamnesi accurata e un esame fisico. Le placche dure si sentono spesso sia che il pene sia rigido oppure no. Possono essere utilizzate metodiche diagnostiche per verificare la curva del pene, in alcuni casi si può ricorrere all’ecografia dinamica; che utilizza le onde sonore per ottenere un’immagine delle placche e della loro posizione. Oltre a questo con l’ecografia si controlla l’accumulo di calcio e si verifica come scorre il sangue nel pene.
Malattia di Peyronie e Viagra è un’associazione da fare esclusivamente sotto controllo medico. Mentre il Viagra può essere in grado di aiutare le persone con la malattia di Peyronie a raggiungere l’erezione, questi farmaci non ripristineranno la forma del pene. Coloro che cercano sollievo da questi sintomi possono vedere un miglioramento della loro salute sessuale attraverso altre terapie di cui abbiamo parlato in questo articolo: Induratio Penis plastica cure. Questa disfunzione che essere efficacemente risolta, con una diagnosi presso uno specialista in Andrologia come il Dottor Andrea Russo.