Oggi vogliamo parlare del tema: Svolgimento visita andrologica. Nell’immaginario collettivo dei maschi che si rivolgono ad un andrologo, questo aspetto è molto temuto e vissuto con sentimenti contrastanti. Analizzeremo una visita tipo del dottor Russo, step by step, per dimostrare che non c’è nulla da temere.
Il Dottor Russo è uno Specialista in Urologia e Andrologo, che presta la sua opera come Direttore del Centro di Urologia Avanzata a Milano e Direttore del Wolf Elvation Training Center Onde d’Urto in Andrologia a Saronno. Presso i suoi centri si utilizza un approccio terapeutico basato sui più recenti studi clinici, sulle linee guida delle società scientifiche internazionali di medicina sessuale e sull’ampia esperienza clinica del Dottor Russo.
A differenza delle donne che sono abituate ad incontrare annualmente il ginecologo sin da bambine, il maschio generalmente non si reca dall’andrologo se non quando sia strettamente necessario, ossia al momento del bisogno per l’insieme sa di un problema.
In Italia, ma lo stesso accade nel resto del mondo, manca una cultura della salute maschile, impostata sin da bambini sulla prevenzione e sull’educazione a conoscere a fondo il proprio corpo.
Inoltre, la mancata conoscenza di chi sia l’Andrologo, di cosa faccia e soprattutto di cosa preveda una visita Andrologica crea timore ed ansia. Lo noto benissimo ogni volta che accolgo un paziente in studio, quando gli stringo la mano il suo volto è spesso teso e preoccupato.
Come detto la visita andrologica dovrebbe essere fatta ad intervalli di tempo prestabiliti, una sorta di check-up per controllare la situazione. Si parte in tenera età per verificare la discesa dei testicoli nello scroto (che per altro svolgono quasi sempre i pediatri), e si passa alla prima vera visita che dovrebbe essere fatta tra i 14 e i 16 anni. Una seconda visita tra i 18 e i 20, particolarmente utile da quando è stata abolita la leva obbligatoria e una terza vista tra i 35 e 40 anni. Passati i 50 anni una visita è importante pianificare dei controlli per diagnosticare eventuali patologie tumorali.
La visita Andrologica con l’esperto, a prescindere dalla patologia, è importante per avere una diagnosi accurata. L’aspetto più rilevante consiste nell’anamnesi, ovvero la storia clinica del disturbo principale. Con una serie di domande, anche sulla vita sessuale del paziente, lo specialista sarà in grado di capire l’origine del problema, se di tipo organico (fisico) o psicogeno (psicologico), oltre a determinare la severità della malattia.
Non necessita di una preparazione specifica ma se avete documentazioni ed esami pregressi, portateli con voi, saranno utili a completare il vostro quadro.
In genere ogni visita con lo specialista inizia con una chiacchierata, alcune domande possono aiutare a valutare quanto sia grave il disturbo. Durante la visita viene verificata anche la presenza di altri fattori di rischio, lo specialista quindi chiederà informazioni sul:
Palpazione
In seguito alla visita è possibile che lo specialista prescriva ulteriori accertamenti attraverso esami di laboratorio quali glicemia, funzionalità epato-renale, assetto lipidico, dosaggio dei radicali liberi, dosaggio di vari ormoni.
Possibili esami di accertamento dell’Andrologo?
Questo è tutto quello che succede quando ci si rivolge ad un Andrologo. Il tema: Svolgimento visita andrologica, è stato ora approfondito e come si può vedere non c’è nulla di differente rispetto a qualsiasi altra visita specialistica. Bisogna cercare di mettere da parte paura e timori per poter vivere serenamente la propria vita sessuale. Il Dottor Andrea Russo è disponibile a ricevervi presso uno degli studi di Milano o di Saronno.
Seguici anche su Facebook