In questo approfondimento, a cura del Dott. Andrea Russo, spiegheremo cos’è il trattamento onde d’urto in andrologia e come viene eseguito! Verificheremo le più moderne applicazioni delle onde d’urto in Andrologia.
Il Dott. Andrea Russo è uno Specialista in Urologia e Andrologo dedicato alle problematiche di sessualità maschile. A differenza di altri colleghi, si occupa esclusivamente del benessere sessuale maschile. Ciò significa che può darti tutto il supporto necessario e risolvere il tuo disturbo. Come dicono oltre 500 recensioni, il Dott. Russo vanta un track record di successi. Ha una grande esperienza clinica e negli ultimi 5 anni ha visitato oltre 10.000 pazienti. Direttore del Centro di Urologia Avanzata a Milano e direttore del Training Center Onde d’Urto in Andrologia. I suoi centri adottano un approccio terapeutico basato sulle linee guida delle società scientifiche internazionali di medicina sessuale e sulla vasta esperienza clinica del Dott. Russo. Grazie a trattamenti all’avanguardia e una filosofia centrata sul paziente, il Dott. Russo, affronta ogni problema sessuale maschile con competenza, empatia e discrezione.
Il trattamento a onde d’urto in Andrologia si basa sull’applicazione di impulsi acustici ad alta energia alla zona interessata. Questi impulsi meccanici, detti onde d’urto, vengono generati esternamente dall’apparecchiatura e trasmessi attraverso un gel al tessuto bersaglio.
Stimolano la neovascolarizzazione dei corpi cavernosi e migliorano il flusso sanguigno, utile per recuperare in parte o del tutto la capacità erettile. Una delle applicazioni più note e frequenti del trattamento a onde d’urto in Andrologia riguarda la disfunzione erettile. In questi casi, le onde d’urto riescono a stimolare processi riparativi nei corpi cavernosi che portano a un miglioramento significativo dei sintomi. Il meccanismo d’azione principale coinvolge la neovascolarizzazione. Le onde d’urto infatti inducono la formazione di nuovi vasi sanguigni nei corpi cavernosi attraverso il rilascio di fattori di crescita, come il VEGF. Questo porta a un incremento del flusso ematico a riposo e durante lo stimolo sessuale, consentendo un recupero della funzione erettile.
Nella pratica clinica del Dott. Russo viene impostato il trattamento, modulando l’energia delle onde (da 0,09 a 0,2 mJ/mm2) in base alla severità della disfunzione, con frequenza di 1-2 sedute a settimana per 4-8 settimane. I pazienti che rispondono meglio sono quelli con disfunzione erettile da deficit vasculogenico.
Questa patologia è caratterizzata dalla presenza di placca di tessuto cicatriziale nel pene che causa deformità e dolore durante l’erezione, oltre a disfunzione erettile. La Malattia di Peyronie rappresenta una chiara indicazione per il trattamento a onde d’urto in Andrologia.
Il protocollo prevede l’applicazione diretta delle onde sulla placca 1-2 volte alla settimana per 4-12 settimane, modulando intensità ed energia in base alla severità del caso.
Le onde d’urto rappresentano un’opzione terapeutica di prima linea nella malattia di Peyronie. Un trattamento personalizzato da parte di uno specialista in Andrologia è tuttavia essenziale per garantire i migliori risultati.
Un trattamento personalizzato è fondamentale per ottenere i migliori risultati dal trattamento a onde d’urto in Andrologia. Non esiste infatti un protocollo “standard” ma ogni paziente richiede un approccio su misura in base alla patologia e alla sua risposta individuale. A tal fine, noi andrologi teniamo conto di diversi fattori nell’impostare le caratteristiche delle onde d’urto:
Il trattamento con le onde d’urto non è invasivo, è indolore e privo di effetti collaterali gravi. Tuttavia richiede una valutazione individuale del paziente e un protocollo personalizzato in base alla patologia e alla risposta personale. L’andrologo deve prescrivere le corrette impostazioni delle onde d’urto per garantire l’efficacia ed evitare eventuali controindicazioni. Le controindicazioni e i limiti del trattamento a onde d’urto in Andrologia vanno considerati attentamente prima di prescriverlo. I principali aspetti sono:
È compito dell’andrologo valutare attentamente ciascun caso per bilanciare i potenziali benefici di questa tecnica con i limiti e le controindicazioni. Solo un giudizio clinico accurato e una presa in carico personalizzata del paziente possono garantire l’appropriatezza e la sicurezza del trattamento a onde d’urto.
Riepilogando, si può affermare che il trattamento onde d’urto in andrologia, rappresenta un’opzione terapeutica importante e spesso risolutiva per diverse patologie andrologiche, grazie ai suoi molteplici meccanismi d’azione. Esso agisce stimolando la neovascolarizzazione dei tessuti bersaglio, aumentando la produzione ormonale e inducendo la frammentazione di strutture patologiche come calcoli e tessuto cicatriziale. Tutto ciò porta a benefici evidenti come il recupero parziale o totale dell’erezione, l’aumento del volume testicolare e la rimozione di calcoli prostatici. Tuttavia, per ottenere i migliori risultati è fondamentale impostare il trattamento in modo personalizzato in base alle caratteristiche del singolo paziente e alla sua risposta individuale. Solo monitorando attentamente l’andamento del trattamento e modificando le impostazioni in base ai riscontri clinici, è possibile massimizzare l’efficacia di questa tecnica e ridurre al minimo gli effetti collaterali.