varicocele
COS’È?
È una dilatazione delle vene del testicolo.
Il varicocele può essere di tre gradi: il primo è il più lieve, il terzo il più grave.
Le vene del testicolo hanno il compito di portare il sangue proveniente dal testicolo in vene più grosse che si trovano nella cavità addominale. Le vene sono munite di valvole che hanno il compito di impedire la ricaduta del sangue verso il basso per effetto della forza di gravità.
Lo scroto è la “sacca cutanea” che contiene il testicolo.
COME SI RICONOSCE?
Si può manifestare con una sensazione di fastidio o di peso a livello dello scroto a causa della presenza di vene dilatate e gonfie. Quando il soggetto è in piedi o compie qualche sforzo queste vene assumono l’aspetto di una “sacca di vermicelli”.
In altri casi il varicocele è completamente asintomatico e viene sospettato in età adulta in presenza di problemi di infertilità di coppia.
ESAMI DA EFFETTUARE
- visita specialistica dall’urologo, che valuta l’eventuale presenza di varicocele;
- ecodoppler delle vene spermatiche per definire l’esatto grado del varicocele. È una particolare forma di ecografia che permette di stabilire la vera entità del reflusso di sangue a livello dei testicoli;
- spermiogramma: analisi dello sperma per valutare se il varicocele ha causato danni a livello di produzione e funzionalità degli spermatozoi. Infatti, quando il sangue venoso ristagna nel testicolo, provocando la dilatazione delle vene testicolari e il conseguente aumento della temperatura del testicolo, si possono determinare danni nella produzione di spermatozoi.
PERCHÉ SI MANIFESTA?
Non tutti sono concordi nel definire le precise cause. Le principali ipotesi sono:
- completa assenza di valvole nella vena testicolare;
- difettoso funzionamento delle valvole della vena testicolare;
- presenza di un ostacolo a livello della vena testicolare che impedisce al sangue di scorrere normalmente;
- presenza intorno al testicolo di vene collaterali, normalmente chiuse, che causano un aumento locale del flusso di sangue.
COME SI CURA?
Il varicocele di grado I o II non necessita di alcuna terapia chirurgica correttiva, a meno che non causi fastidio a livello scrotale o alterazioni dello spermiogramma.
Il varicocele di grado III necessita un intervento chirurgico correttivo per evitare possibili futuri problemi d’infertilità, che consiste nell’isolare i vasi sanguigni del testicolo e chiudere tutte le vene dilatate visibili al momento dell’intervento.
Dopo qualche ora dall’intervento il ragazzo è in buone condizioni generali e può essere dimesso.
Nel 30% dei casi il varicocele può ripresentarsi. Per questo motivo è opportuno che tutti i pazienti, a 6 mesi dall’intervento, ripetano un ecodoppler delle vene spermatiche.
In caso di esame negativo, l’intervento è stato risolutivo, mentre se è ancora presente un varicocele di III grado è opportuno ripetere l’intervento.